ALDO

l’oggetto assume rilevanza eccezionale, diventando la materia fulcro che catalizza attorno a sè i personaggi e la narrazione.L’oggetto in questione è in questo caso un vecchio televisore a tubo catodico, abbandonato e trovato per caso da un contadino. Il televisore assume il ruolo effettivo da protagonista dell’intera vicenda narrata, determinando azioni e sentimenti dei personaggi che si muovono sulla scena, scandendo i tempi e le sequenze, generando suggestioni, riflessioni e fantasie.In quanto oggetto “vecchio” (dal tedesco “ald”= vecchio), il televisore sembra ribellarsi alla propria condizione  di elemento tecnologico ormai superato, spingendosi alla riconquista del proprio pubblico. La personificazione dell’oggetto si esplicita nel desiderio morboso del televisore di tornare ad occupare lo spazio perso al centro della scena, come elemento in grado di concentrare su di sè l’attenzione esclusiva dell’osservatore. In questo caso l’oggetto si carica di sentimenti e sensazioni proprie dell’essere umano, e in questo senso sembra acquistare vita.Il geloso tentativo di instaurare nuovamente  con i propri spettatori una relazione esclusiva e biunivoca , lo spinge con forza inquietante a “compiere” azioni estreme.

COCORITA

fin dalla più tenera età Lucia è stata rinchiusa e abbandonata. Cresciuta in cattività, all’età di 24 anni tenta di riscoprire quel mondo apparentemente lontano e offuscato che si era lasciata alle spalle, quel mondo governato da semplicità che rappresenta per lei la riscoperta di una libertà mai completamente conosciuta.

QUELLI CHE GUARDANO

Mini cortometraggio splatter su una vita passiva passata a guardare.

Territorio di indagine: Il territorio di indagine è la fantasia, l’immaginazione che si concretizza al punto di sembrare realtà, una realtà sospesa nel tempo. La musica (piano) e in particolare la fotografia, vogliono in parte richiamare il romantico, ovvero un luogo caldo e accogliente dove si rifugia il soggetto, un luogo (la mente) dove il protagonista ha il pieno controllo a tal punto di saper dare concretezza. L’immaginazione paca e controllata, quasi rilassata, si contrappone alla freddezza dell’immaginario horror e splatter

Sguardo: Lo sguardo è  in terza persona voyeuristico e circolare basato sul protagonista e la sua immaginazione, ciò che è attorno gira, e la sua mente fa da fulcro centrale. La stanza è come se fosse il limite controllato della sua mente

LEVIORESTE

cosa tiene insieme un presunto medico, due uomini che parlano di razza, degli strani militari e una serie di altri situazioni (apparentemente) sconnesse? Levioreste è una miscellanea di strane sequenze che hanno come oggetto il contrasto. l’incontro/scontro con l’altro. Il tutto osservato e commentato da un personaggio molto particolare…

ACQUA e FRIZZANTE

breve cortometraggio metaforico che unisce l’artificiale al naturale, mostrando nel suo piccolo come il non naturale invada e contamini. Fino ad arrivare all’uomo, passando così per un processo razionale irrazionale. il risultato è che l’artificiale vince, così come nell’uomo, in cui nella maggior parte delle volte vince la razionalità, ovvero la parte artificiosa.”Non dal volto si conosce l’uomo, ma dalla maschera.”(Karen Blixen, Sette storie gotiche, 1934)